Opere

Progetti

Nella visione di Lorena D’Ercole vi è l’intenzione di raccogliere quei frammenti di energia informata, prima generata dal pensiero umano e poi trasformata dall’etere in materia.

La sua ricerca artistica abbraccia il concetto di immanenza, dove il senso del divino non trascende né contempla la separazione dall’umano.
Il vero limite della comprensione umana è rappresentato dall’incapacità dei nostri organi di senso di poter percepire oltre la terza dimensione. Per Lorena ciò che vediamo con gli occhi è illusorio, ella stessa per molti anni ha convissuto con un disturbo visivo congenito che come effetto l’ha portata a sviluppare maggiormente tutti gli altri sensi.

Nelle sue opere non vi è l’intenzione di creare vertigini estatiche seducendo il solo senso della vista, ma stimolare l’osservatore a “vedere” e “sentire” l’opera usando un approccio “pineale”; è l’anima che legge tutti gli altri strati energetici della tela ponendo l’osservatore davanti a uno “Stargate” che lo proietta nell’universo quantico, dove tra le infinte possibilità egli può intercettare quell’energia informata e oggettivata dall’artista che si materializza collassando nell’opera stessa. 

Avvicinarsi all’opera, osservarla prima ad occhi aperti e poi mettersi successivamente all’ascolto ad occhi chiusi, attiva la percezione interiore. È una danza di frequenze ciò che avviene nell’osservatore. L’opera vive nella mente di chi si mette in ascolto; questa è l’intenzione dell’artista, stimolare un ulteriore passaggio intellettivo oltre l’illusione di ciò che crediamo reale. 

N.B.:Molte delle opere di Lorena D’Ercole non sono state documentate e/o fotografate per volere del committente. Essendo l’opera un’estensione metafisica del cliente stesso, alcuni scelgono, di non rendere pubblica l’opera che diventa quindi un bene intimo e privato.

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